Brano: [...]a dei carabinieri avevano disertato nascondendo le armi in un pozzo, i tedeschi minacciarono di fucilare gli ostaggi se i tre disertori non si fossero immediatamente presentati. Messi in guardia da un sacerdote che conosceva il loro nascondiglio, per impedire l’uccisione dei cittadini i tre carabinieri si presentarono il giorno seguente e furono immediatamente passati per le armi dai tedeschi. Una lapide sulla piazza del paese ne ricorda i nomi: Alberto La Rocca (v.), di 20 anni e Vittorio Mirandola, di 22 anni, ambedue della provincia di Frosinone; Fulvio Sbar retti, di 20 anni, nato a Nocera Umbra.

Fiesole fu liberata dai partigiani l’1.9.1944. La strada e la campagna da Firenze alla cittadina erano interamente disseminate di insidiosissime mine lasciate dai tedeschi, molte in prossimità dei luoghi abitati, e che costarono la vita a diversi partigiani.

Si offrì di fare da guida ai distaccamenti attraverso i campi minati, un non meglio identificato fra Pacifico che aveva avuto modo di osservare i tedeschi mentre piazzavano i micidiali ordigni.[...]

Brano: [...]a locali. Nell’agosto 1944, nei giorni della liberazione di Firenze, stava per passare le linee per raggiungere gli Alleati, quando

fu avvertito che il Comando tedesco aveva minacciato di fucilare dieci ostaggi se egli non fosse prontamente rientrato al reparto. Per impedire la strage e pur sapendo di rischiare la vita, si presentò al Comando tedesco e affrontò il plotone di esecuzione. Con lui furono fucilati i carabinieri Fulvio Sbarretti e Alberto La Rocca (v.).

Marani, Oreste

N. a Massalombarda (Ravenna) il 9.4.1904; operaio. Membro dell’organizzazione comunista clandestina, nel 1931 fu condannato dal Tribunale speciale a 2 anni di reclusione. Fu detenuto nel carcere di Civitavecchia. Successivamente fu confinato a Ponza per 5 anni.

Dopo I '8.9.1943 prese parte alla Guerra di liberazione, nelle file della Resistenza ravennate, partigiano combattente nella Brigata Garibaldi « Mario Gordini ».

Marazza, Achille

Fabio. N. a Borgomanero (Novara) il 20.7.1894, m. a Suna Pallanza (Novara) nel 1967; avvocato.

Fu combattente volontari[...]

Brano: [...]rvizio a Fiesole (v.), dove dopo 1*8.9.1943 si collegò ai partigiani. Pochi giorni prima della liberazione di Firenze disertò insieme a due commilitoni, ma quando venne informato che il Comando tedesco minacciava di uccidere dieci ostaggi se non si fosse ripresentato in caserma entro poche ore, pur consapevole della sorte che l’attendeva tornò a Fiesole, dove venne subito fucilato. La stessa sorte subirono i suoi commilitoni Vittorio Marandola e Alberto La Rocca (v.).

Sbrilli, Mario

Medaglia d’oro al valor militare alla memoria. N. a Firenze nel 1922, m. a San Polo di Arezzo il 14.7.1944; studente.

Iscritto alla Facoltà di medicina dell’Università di Firenze, dopo l’8.9. 1943 si unì alla Brigata Garibaldi “Pio Borri”, attiva sull’Alpe di Catenaia in provincia di Arezzo, divenendo responsabile del servizio sanitario. Durante un rastrellamento venne catturato dai tedeschi insieme a numerosi feriti. Riconosciuta la sua funzione sanitaria, i tedeschi decisero di risparmiarlo, ma quando egli vide che i suoi compagni feriti venivano gettati ancor [...]